Lo stato d’animo di Alba Parietti, dopo aver scoperto che negli ultimi mesi dal guardaroba della sua casa milanese sono spariti dei pezzi importanti, sottratti in maniera sistematica, può essere riassunto con parole dell’Otello di William Shakespeare: “Il derubato che sorride, ruba qualcosa al ladro, ma chi piange per un dolore vano, ruba qualcosa a se stesso”. Un modo come un altro per dire che quando non c’è più rimedio è inutile addolorarsi.
Piangere sopra un episodio sventurato è il mezzo più sicuro per attirare nuove sventure, perché quando accadono certe cose bisogna avere pazienza e mutare l’offesa subìta in burla. E se c’è una cosa che Alba ha imparato nella sua vita è sdrammatizzare, anche davanti a questo furto di abiti e accessori di grande valore, non solo economico, soprattutto affettivo. La conduttrice e opinionista ha voluto rendere pubblici su Instagram i ripetuti furti di cui è stata vittima e poi ha voluto affidare le sue riflessioni a Gente.
L’abbiamo raggiunta telefonicamente a Ibiza, in Spagna, dove si trova in vacanza insieme al suo compagno, Fabio Adami, il manager romano che le fa battere di nuovo il cuore. Alba, cosa ti hanno sottratto esattamente? «Si tratta di tantissimi capi che facevano parte della storia della mia vita professionale e privata. Dagli abiti di Gianni (Versace, ndr) al vestito indossato per i miei sessant’anni l’anno scorso. Una pelliccia rossa meravigliosa con abito en pendant di John Richmond, scarpe di Jimmy Choo. Borse, cappe bellissime. Hanno fatto razzia di pezzi importanti, senza pietà. Un bracciale, un pezzo unico. Tutto con un enorme valore affettivo».
Come ti sei accorta che ti avevano sottratto questi oggetti e vestiti? «Un giorno ho realizzato che mancavano delle cose: sono stati rubati piano piano, un pezzo alla volta, da persone che frequentavano casa mia». In che senso? Hai dei sospetti? «Non voglio accusare nessuno, ma si tratta di qualcuno tra i miei collaboratori, che ha le chiavi di casa. Certo, non i miei amici! E comunque, le due persone di cui sospetto sono state avvisate direttamente da me. Sanno che i miei sospetti ricadono su di loro». Perché alla fine hai deciso di non sporgere denuncia? «Ci ho pensato all’inizio, ma poi ho realizzato che avrebbe voluto dire fare verbali, scansioni, e non volevo rovinare questo momento bello della mia vita». Secondo te hanno rubato per bisogno o per dispetto? «Non lo so. Certo è che rubare non è un bel gesto.
Ho sempre trattato bene le persone che lavorano con me, anche quando con alcuni i rapporti si sono interrotti. Ho sempre dato loro il tempo di trovare un’altra occupazione, ospitandoli a casa mia il tempo necessario». Hai detto che sono pezzi unici, quindi anche facilmente identificabili? «Si, in effetti sono stati anche sprovveduti nel rubare certi capi, sono quasi tutti pezzi unici, molti realizzati appositamente per me. Lancio un appello: se qualcuno dovesse trovarli in qualche negozio dell’usato o vintage, è pregato di avvisarmi. Chi rivende quei capi potrebbe essere accusato di ricettazione ».
Cosa fa più male quando qualcuno, che forse conosci, si appropria di cose tue? «Fa male sentire che la fiducia riposta in quelle persone venga tradita. Si sono approfittate della mia disponibilità. E comunque voglio avvertire che a casa mia, oramai, non c’è proprio più niente da rubare». Non hai provato rabbia, quando hai realizzato del furto? «Sì, sul momento ho provato rabbia, ma poi mi sono detta: sono solo oggetti. Ogni minuto dedicato alla rabbia è un minuto tolto alla mia felicità. Non permetterò a niente e nessuno di rovinare questo stato di grazia». A proposito del momento magico che stai vivendo, la tua storia d’amore con Fabio sta facendo sognare tante donne che non credevano più nell’amore. In fondo, tu ci hai sempre creduto… «A dire il vero sono stata la più grande sostenitrice del disincanto, ci ho anche scritto un libro (La cacciatrice di narcisi. Mai dare soddisfazione agli stronzi, edito da Baldini & Castoldi, ndr).
Ho avuto fidanzati che sono stati importanti nella mia vita certo, ma adesso ho capito che esistono le perle rare, esistono uomini che amano davvero. Perché chi ti ama vuole solo renderti felice. Chi non lo fa, non ti ama davvero. E pensare che con Fabio ho anche rischiato di non capire che cosa preziosa avessi tra le mani. Sai, è stato un colpo di fulmine, ero disorientata, ma poi ho capito che bisogna cedere, non solo nelle situazioni brutte, ma anche davanti a quelle belle».