Distribuita sulla piattaforma di streaming Netflix a partire dal 12 giugno 2024, la quinta stagione del format Non c’è bisogno di presentazioni con David Letterman si arricchisce di due nuove interviste, che vedono il celebre volto del Late Show dialogare con due personaggi tutt’altro che banali: Miley Cyrus e Charles Barkley. Queste puntate si distinguono per lo stile unico dell’intervistatore, caratteristico per il modo in cui la cantante e l’ex cestista decidono di raccontarsi.
Di che cosa parlano le due puntate della quinta stagione di Non c’è bisogno di presentazioni con David Letterman?
Sebbene non sia possibile parlare di una vera e propria trama, trattandosi di interviste realizzate nel nuovo format scelto da David Letterman su Netflix, vale la pena sottolineare le macro-aree fondamentali delle due puntate della quinta stagione di Non c’è bisogno di presentazioni. Miley Cyrus e Charles Barkley sono i protagonisti di queste interviste. Entrambi sono figure controversie e hanno spesso attirato polemiche: dal passaggio della prima da Hannah Montana al mondo del rock, all’atteggiamento in campo ed extra-parquet del secondo. David Letterman riesce a trattare diversi temi, dimostrando una grande preparazione sui due volti intervistati.
La recensione della quinta puntata di Non c’è bisogno di presentazioni con David Letterman
Miley Cyrus da un lato e Charles Barkley dall’altro. Dopo aver innovato il mondo dei late show attraverso il format su Netflix – No Need for Introduction – David Letterman continua a non rendere mai scontate le sue scelte. Come avvenuto in passato (con la celebre intervista a Kevin Durant e non solo), seleziona due volti che a loro modo si sono sempre fatti notare per la verve polemica che generano e di cui sono spesso stati schiavi. Il risultato è un insieme di domande a metà tra il preconfezionato e l’approfondito, con un David Letterman sempre troppo preparato sui suoi ospiti, capace di porre le domande giuste e di interrompere – quando necessario – chi sta parlando.
La prima puntata presenta Miley Cyrus, una delle cantanti che sicuramente ha sconvolto l’establishment mediatico. Allontanarsi dal personaggio di Hannah Montana ha richiesto scelte che talvolta sono apparse come errori, ma che hanno fatto parte del percorso di crescita di un’artista sempre più definita nel suo volto e nella sua forma d’arte. L’intervista inizia con la “noia” che la Cyrus prova nel suo lavoro, fatto di tour, concerti ripetuti ed esibizioni che alla lunga stancano, pur mantenendo la passione per la musica. Si tocca poi il tema di Flowers, una canzone emblematicamente importante nella sua discografia. Il confronto familiare è presente, evidenziano una preparazione accurata e studiata nei minimi dettagli, dimostrando che non si tratta di un successo casuale.
La seconda intervista, con Charles Barkley, appare più classica, con un David Letterman che mostra la sua grande passione per il mondo del basket, utilizzando spesso un’ironia sottile nei confronti degli Indiana Pacers o dei New York Knicks. Barkley, vincitore dell’MVP, presente nella Hall of Fame, due volte oro olimpico e 13 volte All Star, appare spesso come un commentatore divisivo e radicale, criticando la gestione della lega da parte di Adam Silver. L’intervista tocca argomenti come il rapporto con Shaquille O’Neal e la sua crescita personale nel basket, mostrando Barkley come un personaggio complesso e contraddittorio.
In conclusione, David Letterman riesce a mantenere l’interesse con il suo inconfondibile stile, portando a casa un altro successo con Netflix. Il format continua a offrire uno sguardo intrigante sulle singole carriere, regalando momenti di ottimo intrattenimento, mai banali e sempre coinvolgenti.