Quando si dice che il meglio deve ancora venire, la mente si porta direttamente al secondo tempo di ieri nello stadio Diego Armando Maradona, con il Napoli che cambia le pedine e batte la Sampdoria interprete di un primo tempo condotto con raziocinio e chiuso col vantaggio di un gol.
Poi succede che Gattuso si presenta nella ripresa con Lozano e Petagna al posto dello spento Fabian Ruiz e di Politano poco preciso: la partita cambia volto e risultato. Alla fine vince la formazione partenopea, in rimonta e di misura, proprio grazie ai gol segnati dagli uomini arrivati dalla panchina, Lozano e Petagna, grazie a due zuccate che hanno piegato la resistenza di una Samp accecata nella ripresa da un Napoli completamente trasformato e rianimato rispetto alla prima frazione di gioco. «Sapevamo che sarebbe stata dura – fa notare Gattuso a fine gara – perchè giovedì in Europa League abbiamo speso molte energie.
Nel primo tempo non abbiamo meritato, poi nella ripresa abbiamo palleggiato, abbiamo lavorato bene con le catene e la Samp è andata in difficoltà. L’abbraccio di Petagna? A volte mi vogliono bene, a volte hanno la mia foto e mi sputano in faccia… La Samp aveva preparato bene questa gara venendoci a pressare: le squadre di Ranieri sono sempre ben organizzate».
E’ stata la prima vittoria per il Napoli allo stadio Diego Armando Maradona, la terza consecutiva in campionato per gli azzurri, che non hanno mai pareggiato e hanno perso solo contro Milan e Sassuolo, in attesa del 22 dicembre per capire se anche il Coni confermerà il 3-0 a tavolino, oltre al punto di penalizzazione, oppure se Juve-Napoli dovrà essere rigiocata per aggiornare l’attuale classifica.
La Samp si era presentata con il classico 4-4-2 di Ranieri, una squadra stretta e compatta con gli unici pericoli che, nei primi 45’, arrivavano grazie ai tiri dal limite di Zielinski. E la scelta di Verre come partner di Quagliarella, era sembrata anche efficace. Il numero 8 è stato abile a fare da raccordo tra centrocampo ed attacco e quando ha visto Jankto correre nel corridoio, ha servito il ceco che ha fulminato Meret con un sinistro che si è infilato sotto alla traversa.
Lo stesso Verre ci ha riprovato, stavolta dalla parte opposta, lanciando Candreva che ha liberato un diagonale stavolta parato da Meret. Poi, finisce il primo tempo e cambia la storia del match. «Avremmo dovuto gestire meglio i loro attacchi – si rammarica Ranieri – ed essere più cinici e precisi per chiuderla nel corso di un grandissimo primo tempo. Mi è dispiaciuto moltissimo perdere e avevo immaginato che avrebbero inserito Petagna e Lozano.
Due sostituzioni che hanno cambiato l’inerzia della gara. Adesso mi aspetto una reazione da parte nostra e di fare punti da qui sino a Natale». Punti che la Samp dovrà raccogliere mercoledì a Verona e poi nelle due gare casalinghe di fila prima della sosta, contro Crotone e Sassuolo, per migliorare il recente rendimento, molto deludente, fatto di 4 sconfitte ed un pareggio per evitare di vivere un Natale ai bordi della zona retrocessione. Il Napoli, invece, mercoledì andrà a Milano: contro l’Inter si capiranno le reali ambizioni della squadra di Gattuso. Se non sarà scudetto, questa prima parte della stagione ha detto che il Napoli merita di tornare in Champions League nella prossima stagione.