C’è tata una colluttazione. Mi sono trovato di fronte a uomini armati e ho dovuto scegliere tra la mia vita e la loro». Per poi aggiungere su Facebook, citando una frase di Albert Einstein: «Il mondo non è minacciato dalle persone che fanno il male, ma da quelle che lo tollerano».
Così Mario Roggero, gioielliere di Grinzane Cavour, in provincia di Cuneo, ha spiegato quello che è successo nel suo negozio alcuni giorni fa: tre malviventi sono entrati, hanno legato e imbavagliato la moglie e la figlia, e hanno prelevato alcuni gioielli. In mano avevano un’arma che poi si è rivelata finta, una pistola giocattolo.
Al momento di aprire la cassa per consegnare loro i soldi, il gioielliere ha impugnato la sua di arma, vera, e ha sparato: due dei rapinatori, Giuseppe Mazzarino, 58 anni, e Andrea Spinelli, 45 anni, di Bra, entrambi con precedenti penali a loro carico sono morti, il terzo, Alessandro Modica, 34enne di Alba, è rimasto ferito ed è stato catturato poco dopo la tentata rapina dalle forze dell’ordine.
Ora Roggero è sotto inchiesta, come è d’abitudine in questi casi, per omicidio ed eccesso di legittima difesa. Gli investigatori assicurano che le indagini saranno di breve durata. Nel frattempo, al gioielliere sono arrivati attestati di solidarietà da politici, in particolare del centrodestra, e gente comune, sia di Grinzane che di Alba, la città dove vive con la famiglia.
Lo testimonia anche un post su Facebook di una delle sue quattro figlie, Silvia: «Ringrazio le persone che dai balconi hanno applaudito mio papà che ha difeso coraggiosamente mia mamma e mia sorella di fronte a un’arma da fuoco puntata con minacce di morte e di aggressione».