Cristina Fogazzi, il suo impero di cellulite e ironia

Partire dall’inaugurazione di un centro estetico a Milano e arrivare a creare un marchio di cosmetica che fattura oltre 50 milioni di euro e potrebbe essere quotato in Borsa entro i prossimi cinque anni. Nel mezzo, solo un periodo di dieci anni e tante intuizioni risultate vincenti anche in questo periodo di pandemia. È la straordinaria parabola imprenditoriale di Cristina Fogazzi, l’amatissima Estetista Cinica, che su Instagram ha un seguito di 453 mila follower.

La sua azienda, VeraLab, si è aggiudicata il prestigioso premio leQuotabili 2020, attribuito ogni anno alle società italiane che possiedono le caratteristiche economiche, finanziarie e di posizionamento per approdare a Piazza Affari. «Non capisco nulla di finanza», dice a Gente Cristina Fogazzi, «né mi aspettavo di ricevere questo premio. Certo, storie come la mia si leggono di più sui giornali americani o inglesi che su quelli italiani: partita da un garage arriva a creare un piccolo impero».

Facendo un passo indietro, è proprio questa la storia di Cristina. «Ero una semplice estetista di Brescia», racconta. «Dopo aver aperto il centro di Milano, il BellaVera, nel 2009, ho deciso tre anni dopo di approdare sui social. Allora c’era solo Facebook ». Poi è arrivato il blog, estetistacinica.it, diventato in breve una start up e poi un’azienda di successo con 45 dipendenti». Sul sito lei si definisce spiritosamente così: “Sono Cristina, studi classici, ex bambina grassa, aspirante supereroina”.

Ed è proprio con l’ironia che la Fogazzi attira fan e clienti. Parte da se stessa, non certo il modello estetico della Velina, per avvicinarsi alle donne normali, quelle come tutte noi. «Sul blog faccio tutorial per spiegare l’abc dell’estetica», racconta. «Per esempio, spiego come riconoscere il proprio tipo di pelle: secco, grasso, misto. Perché non tutte le creme vanno bene per tutte. L’aggettivo “cinica” deriva proprio dal fatto che credo che l’ironia e l’autorinoia siano le armi femminili vincenti. Per questo chiamo le mie follower “fagiane”. È una cosa che mi è venuta una volta per caso ma che alle persone è piaciuta molto.

Tanto che esiste una community. Una volta una cliente mi ha scritto: “Durante una visita medica, l’infermiera aveva una penna con scritto Vera- Lab. Ci siamo messe subito a chiacchierare, era una fagiana come me”». I prodotti di bellezza VeraLab diventano con gli anni i più apprezzati e i più acquistati, un fenomeno nel settore. «Ho sempre coniugato », continua Cristina, «la formula dell’e-commerce con quella degli store. Oltre al negozio di Milano, ho aperto corner nella Rinascente, in diverse città d’Italia. Credo che incontrarsi sia fondamentale, lo abbiamo capito bene in questo periodo storico ». Per fidelizzare le clienti, Cristina Fogazzi e il suo team organizzano anche eventi. «L’anno scorso», spiega, abbiamo inaugurato il Circo Cinico, un allestimento colorato e itinerante nel quale incontrare le fan.

Hanno partecipato un migliaio di persone, in coda per farsi dare consigli personalizzati o semplicemente per conoscermi. Sempre un anno fa era partito il Beauty Truck, un furgoncino rigorosamente rosa che faceva conoscere i prodotti in giro per l’Italia. Ovviamente quest’anno, per via del Covid, abbiamo dovuto rinunciare». Ma il lockdown, a sorpresa, ha portato molta fortuna e molto fatturato all’Estetista Cinica. « Le donne erano in casa», racconta l’imprenditrice. «Prima l’ansia, poi la noia hanno spinto le donne a tirare fuori dall’armadietto la crema anticellulite o l’impacco per capelli. Molte si sono iscritte ai social per la prima volta. Il nostro target, che di solito è dai 25 ai 35 anni, si è alzato. Su Instagram mi chiedevano come fare per curare la pelle, per essere carine anche con i centri estetici chiusi. Insomma, i nostri prodotti sono andati letteralmente a ruba».

Ma l’exploit più eccezionale è stato durante la settimana del Black Friday, che Cristina ha ribattezzato Pink Friday. «In pochi giorni», dice, «abbiamo venduto 540 mila prodotti con un guadagno di quasi 10 milioni di euro». Cifre da star hollywoodiane. «Devo dire», prosegue l’imprenditrice, «che nel 2020, l’anno più difficile per tanti settori, il nostro fatturato è raddoppiato». Per il futuro, appena crolleranno le zone rosse e gialle e si tornerà a viaggiare, Cristina Fogazzi punta ad aprire altri due negozi, uno a Milano e uno Roma (in zone centralissime) e a conquistare il mercato europeo. «Penso alla Francia, all’Inghilterra, alla Spagna», dice. Per ora pensa solo a brindare a un anno straordinario, fiera anche che il suo forte seguito sia sinonimo di un cambiamento del concetto di bellezza. «Per me una donna è bella quando si sente tale e il mio lavoro è proprio aiutarla a capirlo», dice. «Io ho 46 anni, porto la taglia 44, ma mi sento bene nella mia pelle, mi piaccio. E quando entro in una stanza, la gente si volta».

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