Un noir di spessore al cinema con Marco Martani che torna

Il 21 marzo passato ha debuttato nelle sale cinematografiche “Eravamo Bambini”. Un film drammatico dal regista Marco Martani con intense atmosfere oscure. Basato sul monologo “Zero” di Massimiliano Bruno, il film racconta la cruda realtà di cinque amici che hanno perso in maniera crudele e scioccante i loro genitori. Un noir che tocca il desiderio di rivalsa ed esplora la disperazione cieca, e come un trauma può destabilizzare la psiche di un bambino fino a impedirgli di diventare un adulto pienamente realizzato.

Critica a “Eravamo Bambini”

“Eravamo Bambini” si svolge a Roma e racconta la storia di quattro amici che hanno condiviso un’amicizia profonda durante le vacanze estive in un piccolo paese della Calabria. I quattro personaggi principali sono Margherita (Lucrezia Guidone), una trentenne tormentata da un grave tormento interiore, Gianluca (Alessio Lapice), ex fidanzato di Margherita, Walter (Lorenzo Richelmy), ora famoso rapper conosciuto come Inferno, e Andrea (Romano Reggiani), il fratello minore di Margherita.</ p>

Completano il gruppo gli ultimi due amici, Peppino (Giancarlo Commare), figlio del sindaco del paese dove è nata la storia, e Antonio (Francesco Russo), noto come Cacasotto. Colpiti da un trauma indescrivibile, cinque di questi amici hanno perduto i genitori e, da adulti, ciò che li unisce è la sete di vendetta e la disperata necessità di fare giustizia.

“Eravamo Bambini”, opinione

Diretto da Marco Martani e ispirato al monologo intitolato “Zero” di Massimiliano Bruno, “Eravamo Bambini” esplora come un evento traumatico in giovane età può avere un impatto devastante sulla psiche di un individuo e influenzare la sua vita futura. La storia racconta le diverse reazioni di sei bambini, diventati adulti, a un episodio di violenza che ha segnato le loro giovani menti, rendendo loro impossibile condurre una vita normale.

Le immagini di questo thriller echeggiano lo stile del regista Stefano Sollima senza diventare una copia senza vita. Nonostante la storia sia ambientata prevalentemente in Calabria, il film è stato girato interamente nel Lazio, tra Roma, Minturno, Gaeta e Formia.

La performance degli attori è notevole, con una menzione particolare per Francesco Russo e la sua commovente interpretazione del personaggio Cacasotto. Marco Martani ha creato un eccellente noir, una significativa aggiunta al genere nel cinema italiano.

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